mercoledì 23 luglio 2008

Deposito di Iklos, anatomia di una costruzione


C'è un mondo molto particolare, pieno di cose strane per noi, ma del tutto plausibili: creature volanti che non dovrebbero volare; strane scie di luce che baluginano fra anfratti di luoghi nebbiosi; musiche melodiose che guidano esseri intelligenti che non camminano su due gambe; versi famelici da bocche contorte e mai viste da uomini di oggi. Questo è Iklos. E ad Iklos, qua e la, esistono piccole casupole, sparse nelle lande selvaggie e insospitali, con robuste corde, botti piene di acqua, carne salata nascosta in anfratti sicuri. Sono i Depositi, preziose tappe per viandanti solitari che si incamminano nella Terra dell'Eclisse.

Qui di seguito vediamo qualche fase della costruzione del deposito. Inizio con procurarmi un pezzo di poliuretano, tagliato da pannelli di quelli grandi da coibentazione usati nell'edilizia.

Inizio a sagomarlo pian piano, in modo da ricavare una base "rocciosa" abbastanza realistica.


In seguito "monto" sulla base le due pareti del deposito e il tetto in cartoncino spesso. Dopodichè taglio un po di tegole, sempre in cartoncino magari poco poco più fine, e le incollo sul tetto in modo da creare un bel effetto... tetto! Poi incollo un rametto sull'angolo e inizio a spolverare un po il terreno con un po di sabbia, dopo averlo spennellato con colla vinilica diluita in acqua.

Ora continuo con aggiungere particolare, come un paio di radici che spuntano dal terreno, una pila di legna pronta da ardere dentro il deposito e una botta ricolma di fresca acqua e sigillata contro gli animali notturni. Poi un po di pietre qua e la ed infine una bella corda pronta all'uso!


Bene. A questo punto non mi rimane che attendere che la colla asciughi ben bene, per poi dare una passata di nero di base, pronto per essere dipinto.












Infine ecco il Deposito dipinto e "pronto all'uso"!

La carrozza nera



"Un tempo lontano un'armata, terribile e silenziosa, solcava le strade polverose del Vecchio Mondo. Questa armata di esseri non morti, rubati al riposo eterno, squassava ogni avversario nel suo cammino, distruggendo villaggi interi. Un nero signore viaggiava oscuro e nascosto dentro una nera carrozza, dormiente nel giorno e sveglio nella buia notte. Scheletrici destrieri marciavano tirando questa carrozza e tutto attorno il terrore della Carrozza Nera faceva gemere e fuggire chiunque avesse ancora un cuore caldo e sangue vivo e saporito per il Signore dell'Armata dei Morti!"
Questa miniatura è il risultato di una paziente ricostruzione, fatta interamente da zero, di una Carrozza Nera, dato che il pezzo originale, che volevo inserire nel mio esercito di Warhammer, costava (e costa) un po di soldini!
Allora, armato di taglierino e dita prensili, ho pian piano ricostruito la scocca in legno, aggiungendo qualche elemento decorativo già pronto e scolpendo le tende e altri particolari con la pasta bicomponente. Ho continuato con il cocchiere risultato di una teschio di scheletro, due braccia e ancora pasta. Le ruote le ho realizzate saldando a stagno l'anima di alcuni cavi elettrici grossi. I cavalli sono due semplici destrieri scheletrici. Per quando riguarda la bara, l'ho fatta sempre in legno, con una base interna di velluto-pasta bicomponente, mentre il vampiro è un pezzo della Metal Magic (ditta tedesca produttrice anche di miniature da 15mm. Credo non ci sia più). Ed ecco la mia Carrozza Nera.






Qui si può notare il pezzo orignale.