giovedì 23 aprile 2009

Hellen, la fine


Jim rivide la sua amata e lacrime amare iniziarono a scendergli lungo le guance. L'orrore era profondo e penoso mentre osservava il viso bellissimo di quel mostro venuto dai recessi più remoti. Sentiva i rumori come offuscati. Il botto degli spari di Jack e Darwin e la risata isterica del dottore. Il braccio scheletrico della creatura con le sue lunghe e micidiali unghie si scagliava contro tutti e colpiva facendo schizzare sprizzi di sangue. Poi d'un tratto il corpo flaccido e maleodorante di Hellen si gonfiò quasi fino ad esplodere e dalla dolce bocca fuoriuscì un getto di vomitevole sostanza urticante che colpì in pieno il cartografo e Brian. Urlarono di dolore e subito Brian si strappò di dosso la giacca e il resto dei vestiti urlando.

venerdì 17 aprile 2009

Hellen


Un umido alito muoveva la ragnatela leggera, facendola fremere. Le pietre della cripta erano antiche e logore e scure per il fumo delle candele. Molte erano ancora riposte nelle nicchie assieme a fiori marciti e piccoli ninnoli.
Al centro il grande tavolo in pietra con tanti delicati bassorilievi ospitava i resti della donna, avvolta in un profumato vestito bianco; ancora profumato dopo 4 anni. Le ossa erano bianche e lunghissime unghie flessuose si attorcigliavano. Lunghi capelli di seta avvolgevano il teschio fine e delicato. Un piccolo e bellissimo anello scintillava attorno alla falange.