martedì 22 giugno 2010

Un tarlo inaspettato! Parte 1

Nolcai camminava soprapensiero sul selciato della Via Frondosa proprio nei pressi della Locanda di Pier quando sentì una voce che lo chiamava ed alzò lo sguardo', "Egregio Mago di Iklos!", disse l'uomo, "Vi attendevo ieri sera nella mia bottega!", concluse.
Nolcai lo guardò all'inizio perplesso poi ebbe come un ricordo improvviso: "Mastro Oret! Devi scusarmi ma ho la testa in mille cose. Se non ti dispiace possiamo recarci anche ora al Palazzo Verde a vedere se si può sistemare quella vecchia libreria tarlata!", e così l'artigiano ed il mago si avviarono oltre la Via Frondosa verso il palazzo, salutando i passanti e i bottegai della chiassosa strada.
"Io non penso ci siano grossi problemi messer Nolcai", diceva Oret, "Sistemerò quella libreria con buon legno duro e così la vostra bella Sala della Storia tornerà come prima!.
Nolcai rispose: "Non ho dubbi Oret! Purché mi chiami solo Nolcai! Sono sicuro che farai un ottimo lavoro, ma non baderò a spese. Ci sono dei bellissimi intagli che vorrei tu mi riproducessi, con alcune modifiche. Ho già fatto fare alcuni disegni a Lercomal. Non importa neanche se ci metterai tanto tempo! Ho già ammucchiato gran parte dei libri della Storia sopra un tavolone e ne approfitterò per rispolverare letteralmente, alcuni volumi che la mia mente inizia quasi a dimneticare!"
"Bene Nolcai. Come ti dissi già a suo tempo, ho un po di lavori da sbrigare, ma ritaglierò un po di tempo ogni giorno per la tua libreria. Conto e spero di terminare prima della festa di mezzo autunno, anche perchè con la mia compagna pensiamo di andare a Sud per qualche giorno, a trovare i suoi vecchi ed a rifornire la mia bottega di legno di Ginepro delle Fonti!"
E così, parlottando di qualità di legname e di difficoltà nell'incisione, i due arrivarono fino al Palazzo del mago.

venerdì 16 aprile 2010

Il tempo che va

La nel bosco, nel tepore e nel profumo della primavera sei nata; piccola e piangente salutavi il mondo con il cuore grande e pronto ad accogliere mille emozioni. Hai imparato a contare il tempo e le primavere dolci, anche amare, ma sempre il tuo cuore sarà tanto grande da catturare mille emozioni

domenica 31 gennaio 2010

Il castello di Rimagen


"Ma non è possibile!", sbraitò Rimagen al suo cavaliere più fidato che gli stava davanti imperlato di sudore nonostante la gelida armatura e l'umido salone di pietra.

"Scendi giù a valle. Prendi il sentiero a Sud. E' più veloce. Non mi importa se ti sfracelli nelle roccie! Devi arrivare in quella grotta. Lui è li. Devi portarmi quel bambino. Ha poteri che possono essere molto pericolosi, e molto utili! Va!", concluse e l'uomo davanti a se si alzò di scatto, uscendo rumorosamente dalla sala e sussurrando:

"E' pazzo. Perchè devo rischiare di uccidermi lungo il viscido sentiero del muschio per un bambino! Che avrà mai di speciale!"







venerdì 1 gennaio 2010

La casa del vecchio Garku


Un tempo c'erano molti prati di Fiori del Sonno ad Iklos. Molti abitanti, Doroi e Solussiani, solevano costruire la loro dimora nei pressi di questi campi. Questi profumati fiori, sono sempre stati reputati quasi miracolosi. Molti Doroi allevano api in arnie di legno di quercia in mezzo ai campi ed il miele che ne ricavano, viene usato persino come medicamento per le ferite! Alcuni maghi e fatucchiere ne fanno uso per i loro miscugli.
Ci sono molte leggende che si narrano su questi fiori e i modi più strani di usarli, sono gelosamente custoditi dai contadini o dai maghi.
Un vecchio Doroi, di nome Garku, era particolarmente conosciuto in città per la bontà di un suo intruglio fatto col miele del sonno e con altri suoi ingredienti sconosciuti. Garku vendeva questa bevanda in città una volta al mese. Si recava ad Iklos col suo piccolo carretto colmo di frutta e ortaggi ed una cassetta stipata di bottigliette di sughero piene del suo Elisir del Sonno. in poco tempo, prima che arrivasse il Sole Alto, Garku aveva già venduto tutte le sue bottigliette!