martedì 6 gennaio 2009

L'ultimo ripostiglio

Non era uno dei quartieri più poveri, ma poco ci mancava. Gran parte dei suoi abitanti non erano che gli operai più semplici e non ricordava che pochi capomastri in alcune delle abitazioni più esterne, vicino alle grandi vie. Ma lui era nato li, e aveva deciso di rimanerci, nonostante il suo lavoro minuzioso di artigiano meccanico gli poteva permettere di spostarsi in un quartiere superiore, più asciutto e più vicino ai Condotti. Piano piano, già dai primi tempi di apprendistato presso Garvik, aveva speso molto del suo guadagno per abbellire le pareti del suo alloggio. Era un suo sogno, quello di rivestire le dure pareti di granito di morbide liste di pino. Forse erano le sue origini di Fahvir, il popolo che abitava ancora alle falde dei monti, al limitare delle grandi foreste, in case di pietra e legno, robuste come tutte le abitazioni del suo popolo, ma molto simili a quelle degli uomini.
...continua